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lunedì 6 agosto 2012

6 Agosto 1945: Hiroshima

 

“La prima cosa che vidi fu la luce. Era così intensa che sono rimasto accecato per un attimo. In quello stesso momento sono stato travolto da un calore molto forte. La bomba aveva rilasciato un’onda termica di 4.000 gradi nel momento in cui aveva colpito il suolo. Io entrai nel panico, mi coprii gli occhi, e rimasi accucciato per terra. Non si sentiva nulla, lo stormire degli alberi si era fermato. Sentii qualcosa muoversi, allora guardai prudentemente fuori dalla finestra, nella direzione da cui era venuta la luce. Il cielo era azzurro, e non c’erano nuvole, ma c’era un anello rosso di fuoco su nel cielo, sopra la città! Nel mezzo dell’anello c’era una grossa palla bianca che continuava a crescere come la nuvola di una tempesta. Era perfettamente rotonda. Diventava sempre più grande, finché non raggiunse l’anello, e allora esplose tutto, formando un’unica grande palla di fuoco. Era come vedere nascere un nuovo sole.” (Shuntaro Hida, medico ultranovantenne, uno degli ultimi hibakusha, i sopravvisuti alla bomba.  Per leggere tutta l’intervista, clicca qui)

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